chi siamo
Fidicoop Sardegna nasce nel 2007 dalla fusione di due preesistenti confidi regionali cooperativi, Consafi e Coopfidi e svolge l'attività di rilascio di garanzie collettive dei fidi ai sensi dell'art. 112 del Testo Unico Bancario.

I servizi offerti sono rivolti ai soci costituiti in forma cooperativa ma possono essere altresì soci, entro una percentuale non superiore al 40%, le piccole e medie imprese costituite in forma di impresa individuale o societaria con differente forma giuridica, non perseguenti scopi mutualistici, ed i liberi professionisti.

Negli ultimi anni è proseguito il rafforzamento organizzativo e patrimoniale del Confidi in grado di garantirne la sana e prudente gestione e accrescerne la reputazione agli occhi del mercato, dei propri soci e dei partner bancari con cui sono in essere altrettanti schemi di convenzione sia a prima richiesta che sussidiaria.

È inoltre l'unico confidi regionale ad essere convenzionato con quattro principali fondi di co e contro garanzia:
  • nazionali, quali MCC Spa, ISMEA/SGFA (per il settore agricolo) con effetto mitigativo del rischio di credito e FIDIT S.p.A.;
  • regionali, SFIRS Spa.

In attesa delle imminenti direttive di attuazione al d.lgs. 141/2010 modificative della disciplina dei confidi, l'attività  si è caratterizzata per:
  • l'ottenimento, nel mese di ottobre 2012 con rinnovi nel biennio 2013-2014, della certificazione del sistema di gestione per la qualità, ai sensi della norma UNI EN ISO 9001:2008;
  • il sostegno di una cabina di regia regionale di coordinamento delle politiche di supporto pubblico al comparto dei confidi;
  • la presenza costante nei tavoli tecnici nazionali "Assoconfidi";
  • la stipula di un importante contratto di rete "CFNET", con Cooperfidi Italia e Cooperfidi Trento finalizzato, tra le varie:
    1. al miglioramento delle condizioni di accesso al credito, alla promozione di un rating per le cooperative e alla realizzazione di specifici prodotti di garanzia in favore dei soci;
    2. lo sviluppo di progetti intersettoriali e il rafforzamento delle relazioni con le strutture associative e i centri servizi in grado di consentire un miglior presidio del territorio;
    3. il monitoraggio puntuale del portafoglio delle garanzie in essere.
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